In quanti modi è possibile "aumentare" la realtà? La tecnologia è l'unico modo in cui è possibile raggiungere questo obiettivo? È possibile parlare di etica digitale applicata ai beni culturali? Nella prima parte del volume l'autore affronta queste tematiche in un percorso sistematico analizzandone le reciproche influenze per poi introdurre la Spatial Augmented Reality (SAR), affrontando - in modo teorico - i metodi ad oggi disponibili con cui è possibile far coincidere scena reale e modello digitale attraverso l'approccio video proiettivo. La seconda parte è dedicata all'approfondimento della SAR sul patrimonio artistico e culturale, analizzando la parte relativa al metodo e alla progettazione che ha ispirato le istallazioni, curate dallo stesso autore. Il volume, sintesi dei precedenti da cui sono escluse tutte le parti manualistiche, amplia con ulteriori approfondimenti il tema dell’Augmented Heritage. È rivolto a tutti gli studiosi che desiderino avere un approfondimento sistematico, teorico e di indirizzo su tale disciplina, attraverso uno sguardo quanto più ampio possibile sui metodi culturali della progettazione multimediale.