La resilienza è intesa come “condizione” trasversale nella riorganizzazione della città, come capacità di affrontare gli eventi avversi e le esternalità indotte da scelte programmatiche che modificheranno in maniera importante gli assetti urbani e gli scenari di riferimento. I nuovi paradigmi della città, legati ai concetti di transizione ecologica, resilienza urbana e climate change, indicano che è in atto una sorta di rivoluzione concettuale - anche a seguito della pandemia - che ribalta le priorità e le gerarchie, il modo stesso di concepire il rapporto spazio-tempo, le relazioni centro-periferia, l’intensità e la dinamica dei flussi sociali, i comportamenti umani e le relazioni sociali. La città del terzo millennio vive i profondi mutamenti e le transizioni programmate, ma come reagisce? Quale sarà l’impatto sulle comunità delle diverse misure previste dalla transizione ecologica? La società si trasforma e la città muta subendo gli effetti delle “rivoluzioni” e dei fenomeni sociali, ma il più delle volte le risposte relative alla gestione del cambiamento tardano ad arrivare. Per essere resiliente deve rispondere efficacemente e tempestivamente alle sfide ambientali, sociali, economiche e tecnologiche. Il volume, che fa parte della serie “Quaderni” della Collana APeT, presenta gli esiti di alcune ricerche e di attività didattiche svolte con specifico riferimento alle città storiche e alle città in trasformazione travolte da processi repentini di urbanizzazione che richiedono azioni integrate di intervento e un’attenzione maggiore verso la dimensione sociale. Focus è la città di Enna. Gli spazi di contaminazione, tra didattica e ricerca, trovano spazializzazione nei “racconti di territorio” e nelle “esperienze disegnate” redatti dagli studenti di progettazione urbanistica della Kore.