Il libro “Digito ergo sum. Chi dipende da chi?” nasce per caso, quando una paziente dell’autrice un giorno, recatasi nel suo studio, le racconta la sua storia. Una donna da poco separatasi dal marito e con un adolescente in giro per casa che faceva tutto tranne che renderle la vita semplice! Lui era arrabbiato per la separazione dei suoi genitori, la mamma si sentiva in colpa per quanto stesse accadendo alla sua famiglia e non riusciva più a gestire i comportamenti del figlio. Nel pieno della sua profonda angoscia e spesso sola a casa, un giorno apre il suo pc e si iscrive ad un social network. Da quel momento sul divano al preciso istante in cui si reca in banca per effettuare un bonifico al grande amore della sua vita, erano trascorsi pochi mesi… forse due! Una storia di truffa affettiva sulla rete a cui seguono una serie di storie di relazioni patologiche con il mondo online, che nel corso degli ultimi anni di attività professionale dell’autrice più l’hanno colpita. L’intenzione dell’autrice è quella di farci sentire tutti meno diversi e soli, in una società che, sempre di più, lascia la realtà per trasferirsi in un mondo virtuale dove tutto può accadere. È la follia collettiva… quella di muoverci schizofrenicamente in un posto senza radici? Ma perché lo facciamo? O forse, dovremmo chiederci come ci sentiamo in un mondo parallelo che ormai tanto lontano non è più.