FOOD E MAGIA

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Dopo 10 anni di ricerche sul campo e sulle tavole, Carmensita Bellettieri impiatta un’opera sul cibo tradizionale della Basilicata come sintesi simbolica di miti e riti che non hanno mai perso l’antica malìa di “comunicare” desideri e paure.

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Sottotitolo:
Storie di cibo e incanti in Basilicata
Autore:
Carmensita Bellettieri
Lingua:
Italiano
Edizione:
1
Pagine:
184
Formato:
24,5x24,5
Anno:
2024 - 2025
Rilegatura:
Cartonato con cofanetto a scelte in fase di ordine
Stampa:
Colori
Illustrazioni:
Si
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Abstract

Dopo 10 anni di ricerche sul campo e sulle tavole, Carmensita Bellettieri impiatta un’opera sul cibo tradizionale della Basilicata come sintesi simbolica di miti e riti che non hanno mai perso l’antica malìa di “comunicare” desideri e paure. Elemento che arricchisce l’opera è la grande quantità di immagini di Raffaele Cutolo, a corredo e testimonianza di quanto “narrato”. Anche se con finalità divulgative e taglio storico-antropologico, l’opera è concepita come una narrazione di 4 personaggi lucani incantatori: il Cucibocca di Montescaglioso, il Maggio di Accettura, la Grande Madre e la Mascìara. Un testo tra fiction e non fiction che mescola generi (dal saggio alla filastrocca, dal reportage giornalistico alla fiaba), registri linguistici (dal lirico al dialetto) e paesaggi (dai calanchi ai Sassi di Matera, dalle cime del Vulture a quelle del Pollino, dalle Dolomiti lucane alle coste di Maratea): una sinfonia di saperi e di sapori che hanno il profumo del “realismo magico”.

Indice 

Prefazione di Alessandra Callegari

Introduzione di Patrizia Del Puente

Entrée 

Capitolo 1 | Criššë sólë (Cresci sole)

1.1 Nove Bocconi per scoprire il mistero del Cucibocca (L’Epifania nella Stanza dei Misteri di Montescaglioso)

1.2 I Fuochi di Gioia ardono per la Lucanica (S. Antonio Abate a Trivigno promette sauzizzë)

1.3 Mozziconi e Urzë sotto processo (Il Carnevale di Teana sul Pollino)

1.4 Vacche grasse e Rafanata (Il Carnevale a Tricarico e Aliano)

1.5 Il pane che fa guarire (Il pane di San Biagio: a Maratea una medicina per la gola)

1.6 Il pane che fa lievitare (Il pane di Matera e lo scambio del lievito)

Capitolo 2 |La notte come il giorno 

2.1 L’Uovo Cosmico (La sorpresa di Potenza: la Scarcèddë)

2.2 L’Uroboro della fertilità (Il cugliaccio di San Costantino Albanese) 

2.3 Il latte della prosperità (I tagliolini dell’Ascensione nel Vulture-Melfese)

Capitolo 3 | Il sole che ardore!

3.1 I biscotti del Solstizio d’estate (Il Battesimo delle bambole di Barile)

3.2 La passione dell’Ultimo Covone (“Il gioco della falce” a San Giorgio Lucano)

3.3 Un pugno di legumi per costruire comunità (La crapiata, una zuppa per Matera)

Capitolo 4 | Iéššë sólë! è Natale! 

4.1 La cìambata della luce (La Rappašòla di Santa Lucia a Senise)

4.2 Il pane del Dio che nasce (Il rito del Piccëlatiéddë per Natale a Potenza)

4.3 Un intoppo per la fortuna (Strascinati o ferriciéddë con lu ndruóppëchë per un Capodanno sulle piccole Dolomiti Lucane)

4.4 La fine è l’inizio (Le arance del Cuciboccca e la Stanza dei Misteri di Montescaglioso)

Postfazione di Anna Maria Pellegrino

Ringraziamenti 

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