In Basilicata la parabola dell’industria chimica coincide, quasi completamente, con la stagione dell’industrializzazione regionale. Allo stesso tempo rappresenta l’impegno più consistente in termini economici della seconda fase della Cassa per il Mezzogiorno, che si poneva l’obiettivo di dotare il meridione di un moderno apparato produttivo. Era un obiettivo ambizioso, in particolar modo in territori come quello lucano, nei quali permanevano pesanti ostacoli di carattere strutturale ad uno sviluppo industriale del tessuto manifatturiero. I bassi livelli di consumo, anche di beni primari, avevano storicamente limitato la nascita di mercati locali, mentre la scarsa dotazione di infrastrutture viarie impedito alle produzioni artigianali di raggiungere quelli extraregionali. L’esodo migratorio, che aveva interessato la regione fin dalla fine dell’Ottocento, aveva coinvolto nella sua fase iniziale soprattutto chi conosceva un mestiere da poter spendere altrove, stringendo il settore artigianale tra un destino di «destrutturazione sociale» e le difficoltà di accesso ai mercati...